Val di Sole – Malga Fasson 2015
Escursione in Val di Sole – Malga Fazzon
Domenica 17 maggio
Con il bel numero di 60 persone, giunti in pullman a Pellizzano (val di Sole), siamo saliti percorrendo il sentiero degli Gnomi (così chiamato per le molte statue intagliate nei tronchi di alberi tagliati) orientandoci all’interno di un bel bosco di faggi su fino a malga Bassa m.1270. Poco oltre abbiamo raggiunto il lago dei Caprioli, luogo per noi di sosta e pranzo al sacco (possibile pure presso il rinomato chalet/bar in bella posizione con una veranda che guarda il lago). Una “goccia” di acqua verde che ci si presenta in modo improvviso: tutti noi percorriamo il sentiero che circonda il lago tra rigagnoli, ponticelli e piccole cascate: un luogo ameno in cui senti solo il cinguettare degli uccelli.
Di qui poi si prosegue e, in circa 45 minuti, con ripido sentiero fra prati e boschi cedui, si raggiunge la posizione est di malga Alta a m.1546, sottostante alla granitica cima delle Laste (m.2770). La malga è situata alla medesima altezza, in linea laterale ovest delle rinomate località invernali di Marilleva e Folgarida. Dalla zona della malga, in giornata serena, si possono ammirare, oltre alle intere valli sottostanti, le cime Sud dell’ Ortles /Cevedale, con in primis il monte Vioz m.3645, che chiude verso nord l’intera val di Rabbi.
Al ritorno al paese, il progamma prevede la visita al castello di Ossana, appositamente aperto dietro nostra richiesta dai responsabili della gestione del posto e che ringraziamo per la cortesia.
Arroccato in una posizione altamente strategica, il Castello di Ossana fu alternativamente proprietà di numerose famiglie vescovili, dei Conti del Tirolo e della famiglia bresciana dei De Federicis, quindi degli Heydorf e dei Bertelli.
Conosciuto anche come Castello di S. Michele per la cappella situata al suo interno, il Castello di Ossana venne fatto erigere con molta probabilità durante il VI secolo, in età longobarda, ma la prima documentazione scritta risale al 1191. Le caratteristiche principali che rendono la fortezza unica nel suo genere sono proprio l’inespugnabilità della sua posizione strategica ed il mastio quadrangolare di 25 metri, in buono stato di conservazione. Nel Cinquecento attraversò un momento particolarmente critico a seguito dei saccheggiamenti ad opera dei contadini locali durante la cosiddetta “guerra rustica”; alcuni secoli dopo divenne sede di guarnigione durante l’occupazione napoleonica.
Alle soglie del Novecento fu comproprietaria del castello Bertha von Suttner, Premio Nobel per la pace nel 1905. Oggi Castel Ossana è di proprietà della Provincia Autonoma di Trento e, a seguito dei lavori di restauro, è stato reso visitabile dal 1996.
Al termine della visita , dopo aver ringraziato la giovane guida per la sua esauriente spiegazione, abbiamo intrapreso la strada del ritorno al nostro lago e ci siamo lasciati con un arrivederci alla prossima escursione.
Edoardo e Minisa
RACCONTO DI MARTINO E NONNA CARLA
Domenica 17 maggio sono partito con la nonna per la Val di Sole. Ero molto entusiasta per questa mia gita con i micologi. La giornata era molto soleggiata. La prima pausa è stata a Cles, con la nonna ho visitato la chiesa parrocchiale. Abbiamo proseguito verso Pellizzano. Arrivati lì, Marco, l’autista ci ha lasciati. Camminando per il paese abbiamo trovato il sentiero detto degli “Gnomi” perché c’erano dei tronchi tagliati a forma di gnomi e c’era pure la strega e una civetta. Ad un certo punto del sentiero abbiamo trovato dei grossi tronchi tagliati e per proseguire abbiamo dovuto scavalcarli, ed attraversare un ponticello, sopra il
fango. Camminando, camminando in mezzo al bosco, finalmente siamo arrivati al lago dei Caprioli. Il lago dei Caprioli è un caratteristico laghetto alpino a 1280 mt di quota, molto bello con tanti pescatori di trote. Dopo aver mangiato i panini siamo andati a fare il giro del lago, un panorama incantevole. Lungo il sentiero Ilde e Orazio, hanno trovato il primo fungo della stagione ed erano molti entusiasti. Il programma della gita prevedeva anche di raggiungere la malga Fazza Alta, noi però non siamo andati perché non avevamo tempo. Verso le 15:00 siamo ritornati al pullman e siamo partiti per il castello di S. Michele a Ossana. Una volta arrivati Tommaso, la guida, ci ha spiegato la storia del castello. Sorge su uno sperone e molto probabilmente risale all’epoca dei Longobardi nel periodo del 1200. Alla guida del castello si succedettero varie famiglie nobili, dai Principi Vescovi di Trento ai De Federici. Alla fine lo acquistò la Provincia di Trento. Dopo il restauro, è stato inaugurato e aperto al pubblico il 6 luglio 2014. Poco dopo la guida ci ha divisi in due gruppi, per poter visitare la torre. Al piano terreno c’era una sala dove si fermava a riposare il Principe Vescovo quando si recava ad Ossana per riscuotere le tasse. La scala che collegava i vari piani era contenuta nel muro, profondo 2 m. Arrivati in cima alla torre, il panorama era molto bello. Si poteva vedere la casa di S. Vigilio. Nel cortile del castello, all’interno di una stanza, abbiamo trovato, con grande sorpresa, un bellissimo presepe, curato in ogni particolare che raffigurava un S. Natale al fronte, durante la prima guerra mondiale. Verso le 18.00 siamo partiti per tornare a casa. Quando arrivammo ad Arco io ero molto soddisfatto per la gita.
Martino e nonna Carla
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