Grostè – Tuchett 2015
ESCURSIONE AL GROSTE’ – RIFUGIO TUCKETT
DOMENICA 26 LUGLIO2015
In circa 25 persone, accompagnati da Marinella e Nicola, siamo partiti, con il nostro autista Marco, alla volta di Madonna di Campiglio, dove siamo giunti verso le 9.00. A passo Carlo Magno abbiamo preso la telecabina che ci ha portato alla cima del Grostè, rifugio Stoppani m. 2442, partenza della nostra camminata che ha avuto inizio alle 9.45. Il tempo discreto, il panorama stupendo, su e giù dalle marocche, alcuni saliscendi impegnativi in certi passaggi, dei bellissimi fiori e qualche problema per una nostra socia che ha dovuto rinunciare a metà del percorso, per una caduta, fortunatamente senza grossi danni.
Dopo circa 2 ore abbiamo raggiunto il Rifugio Tucket ( m.2.272 ) situato sulla Vedrette di Brenta Inferiore. Al rifugio, affollato e ancora circondato da molta neve, abbiamo trovato turisti di ogni nazionalità, pranzato e goduto del magnifico panorama che si presentava.
Alle 14.00, la maggior parte di noi è tornata seguendo lo stesso percorso fatto mentre un altro gruppetto è sceso a valle tramite un altro sentiero; ci siamo ritrovati tutti ed in perfetto orario al parcheggio del bus, per il ritorno
Jeanpierre
Ci stiamo avvicinando al Tuckett, un rifugio straordinario nel cuore del Brenta che sembra dietro all’angolo e invece non si vede mai. Eccolo, finalmente, stagliarsi all’orizzonte su uno sperone di roccia con le sue caratteristiche imposte bianco-azzurre, in un contesto di monti che ci lascia a bocca aperta. E’ stata dura, un saliscendi continuo dal Groste’ in poi, ma la sua vista cancella la fatica e quando lo raggiungiamo la soddisfazione è grande. C’è gente, tanta gente, il clima è festoso e spensierato. Depositiamo gli zaini e le racchette e lo sguardo spazia subito sulle cime circostanti: il Castelletto Inferiore che lo sovrasta, poi la cima Brenta, la cima Quintino Sell e un variegato anfiteatro di monti. Una grossa poiana volteggia sopra di noi.
Entriamo, ci rifocilliamo con i piatti tipici e il tempo vola. Al momento del ritorno ci dividiamo: una parte ripercorre il sentiero che porta alla funivia del Grostè mentre un piccolo gruppo decide di scendere al Casinei e al Vallesinella con meta finale Madonna di Campiglio. Un simpatico sentiero costeggiato da piccoli fori di montagna dai colori intensi e variegati ci fa scendere dolcemente e in allegria. La vegetazione è scarsa e siamo ancora in alto così anche se il tempo stringe possiamo goderci ancora il fresco e il panorama del gruppo della Presanella. Breve sosta al rifugio Casinei, niente di che ma importante meta intermedia per escursionisti, per poi tuffarci in una foresta di abeti e larici e finalmente, superato il ponte di legno sul fiume Sarca, arrivare al Vallesinella. Un comodo e affollato autobus ci porta a Campiglio ed infine al nostro pullman. Si conclude così una giornata davvero emozionante.
Cesare Oss
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