serata micologica 2012
SERATA MICOLOGICA IN SEDE
Martedì 11 settembre 2012
Alle presenza di un buon numero di partecipanti, Roberto e Lisa, i nostri bravi micologi, hanno tenuto un’interessante serata di approfondimento sui miceti che si trovano più frequentemente nei nostri boschi.
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L’intento era di mettere a confronto esemplari con caratteristiche morfologiche simili, ma di diversa commestibilità e tossicità con lo scopo di impedire pericolosi avvelenamenti. Si è partiti con la specie “Russula†: erano esposti diversi esemplari tutti commestibili, all’infuori della forma olivacea, recentemente considerata tossica. Per questa specie è sempre valido l’assaggio delle lamelle, se non pizzicano di solito si può consumare. Sono stati esaminati diversi tipi di “Tricolomiâ€: il più frequente in questo periodo è il “praestans†buon commestibile e ben identificabile. Le “Amaniti†presenti erano tutte tossiche, tranne la “rubescens†che bisogna ben conoscere per non confonderla con la “pantherinaâ€.E’ stata quindi la volta dei “Lactari†presenti con tre specie di esemplari a lattice rosso che comunemente chiamiamo “dal sangueâ€: tutte commestibili Per quanto concerne quelli a lattice bianco non sono commestibili, alcuni per il sapore acre del lattice altri perchè tossici.
Abbiamo poi ammirato alcuni esemplari di boleti (“ appendiculatusâ€, “pinophilusâ€, “edulisâ€) la cui commestibilità è da tutti conosciuta e molto apprezzata. Lisa ci ha però messo in guardia da un boleto ( il “felleus†) che spesso è scambiato per uno dei sopra citati, ma che messo incautamente in un misto ne provoca l’impossibilità del consumo per il gusto amarissimo. Alcuni boleti con colorazioni rossastre possono essere commestibili ( “luridus†ed “erytropus†) nonostante il viraggio della carne , mentre altri ( “satanas†sopratutto ) sono tossici. Presenti alcuni tipi di Suillus, i Leccinum “ rufum†e “scabrum lo “xerocomus badius†frequente nei nostri boschi, in questo periodo tutti commestibili. Alcuni funghi bianchi di buone dimensioni hanno suscitato l’interesse di alcuni : erano gli “Agarici†e precisamente la specie “arvensis†e “campestris†.buoni commestibili.Si è finito con i funghi più conosciuti: finferli, igrofori, steccherini e non potevano mancare i “chiodini†o “funghi della zocca†molto frequenti nei boschi nella stagione autunnale ; questo è un fungo parassita delle piante che una volta aggredite sono destinate a morte sicura. A questo proposito si è fatto presente di controllare bene il raccolto perchè in qualche caso il “chiodino†è stato scambiato per “hypoloma fasciculareâ€, tossico. Ci è inoltre stato raccomandato di farlo cuocere per almeno 45 minuti onde evitare spiacevoli problemi intestinali.I presenti hanno potuto così annusare, toccare e valutare le colorazioni al taglio di diversi funghi che ci troviamo spesso a raccogliere e che talvolta suscitano dubbi sulla loro identità .Un particolare accento è stato posto su quelli che provocano avvelenamenti mortali (“amanita phalloides†e “cortinarius speciosissimus†) e che, nonostante i ripetuti appelli dei vari micologi sulla loro pericolosità , continuano a provocare letali intossicazioni. E’ stato mostrato un bellissimo esemplare di amanita phalloides, raccolto intero, nel quale si nota il rigonfiamento nella parte finale del gambo ( volva ) che dovrebbe rendere impossibile scambiarla con una “russula cyanoxantha†o con un “verdoneâ€, come spesso accade.Al termine ancora qualche domanda per chiarire gli ultimi dubbi e poi un momento conviviale ha concluso l’interessante serata, ben preparata dai nostri esperti Lisa e Roberto, ai quali va un sentito ringraziamento.
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O.B.
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