Passeggiata sul sentiero delle Busatte-Tempesta – Domenica 13 aprile 2008
Con questa escursione abbiamo aperto l’attività dell’anno 2008 : i primi passi per sgranchirsi dopo il riposo invernale.
Purtroppo il meteo non è stato molto clemente, durante la passeggiata ci sono stati scrosci di pioggia, ed a mezzogiorno abbiamo concluso la giornata, senza pic-nic ed ulteriore giretto fra gli oliveti sovrastanti.
Siamo partiti dal Parco delle Busatte di Torbole, dove abbiamo notato il taglio di parecchi pini neri, effettuato dalla forestale di Riva del Garda. Tale intervento è stato necessario in quanto i pini erano soggetti a diversi attacchi parassitari, sia di origine fungina che da parte della Processionaria. Inoltre ho ricordato che i pini sono stati impiantati diversi anni fa per rinverdire aree brulle, ma ora, grazie al substrato formato dagli aghi caduti, sta subentrando la vegetazione spontanea. I tagli di diradamento o di sostituzione totale del pino, vengono eseguito dove ormai carpino nero, ornelli ed altre piante della nostra flora sono stabili e ben inseriti nel contesto paesaggistico, formando boschi più resistenti a malattie ed incendi.
Ma il problema maggiore, di carattere sanitario, sta proprio nei massicci attacchi della processionaria. Questo lepidottero (farfalla), quando è in forma larvale, costruisce dei nidi setosi tondi all’apice dei rami dove i bruchi si riparano nelle ore più fredde del giorno. Questi bruchi pelosi, oltre ad essere molto voraci e a distruggere parte della chioma delle piante, compromettendone lo sviluppo, se toccati danno luogo a forti irritazioni. Infatti, se disturbati rilasciano i peli che li ricoprono che, a contatto con la pelle o con le mucose, risultano essere persino ustionanti. In questi ultimi anni le alte temperature degli inverni non hanno contenuto la diffusione degli insetti, rendendo vani tutti i tentativi di lotta biologica, dal posizionamento di nidi artificiali per cinciallegre (uno dei pochi nemici naturali), al trattamento con il Bacillus thuringensis, che blocca il metabolismo delle larve portandole alla morte se ingerito (ma innocuo per l’uomo e altri insetti).
Il consiglio è quello di non toccare le larve quando scendono, una dietro l’altra formando lunghe file (processioni), dalle piante per raggiungere il terreno dove si impuperanno, pronte per sfarfallare l’anno seguente e continuare così il ciclo.
La passeggiata è continuata lungo il sentiero antincendio che porta fino a Tempesta, un meraviglioso inoltrarsi nella macchia mediterranea, fra gli oscuri boschetti di leccio, passando dall’antica frana, dove fra le marocche spuntano fioriti gli alberi di giuda e iniziano a verdeggiare i cespugli di terebinto.
Sul sentiero vi sono ben tre scale antincendio che permettono di scavalcare le dorsali rocciose e ci fanno ammirare il lago di Garda dall’alto, all’altezza dei nibbi bruni e dei gheppi che ci volteggiano attorno.
Alla fine del sentiero abbiamo incrociato la strada forestale antincendio che ci riporta verso Torbole e ci evita la risalita di due scale molto ripide. A circa metà strada, sosta obbligata alla piazzola antincendio da cui si domina tutto il lago…in giornate limpide si riesce ad ammirare Desenzano!

La nostra escursione si conclude verso l’una, il tempo non ci permette il pic-nic sull’erba, ma comunque si torna a casa con il verde delle prime foglie nel cuore!
Lisa
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