Escursione al gupppo delle Odle 2018
DA ORTISEI AL RIFUGIO BROGLES
Una indimenticabile escursione –
29 luglio 2018
Partiti di buon ora da Riva diretti ad Ortisei, siamo arrivati davanti all’entrata della moderna funicolare che, in pochi minuti, ci ha portati a quota 2.107 metri.
Dopo aver spiegato a tutti le possibilità escursionistiche e ricordato che una stupenda scultura lignea rappresentante la Crocifissione si trovava proprio in cima al Rasciesa di Fuori, tutto il gruppo si è diretto verso questa destinazione.
Siamo saliti nel bosco ed abbiamo attraversato i pendii meridionali del Rasciesa di Fuori per proseguire poi su facile e pianeggiante sentiero verso il Rifugio Rasciesa (2.170 m.): da qui, camminando attraverso gli alpeggi parzialmente rocciosi, siamo saliti alla cima del Rasciesa di Fuori, con la sua stupenda croce lignea (2.281 m.)
Qui l’ampia vista panoramica a 360° sulle Dolomiti era davvero sbalorditiva, appagante ed imponente. Infatti, proprio davanti ai nostri occhi, pronti per essere ammirati, si ergevano:
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lo Sciliar, con la sua punta Santner ed il suo altopiano, che ci hanno accompagnati sino ai denti di Terrarossa;
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proprio sotto, le verdeggianti Alpe di Siusi, Alpe Bullaccia ed i paesi di Siusi e Castelrotto;
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proseguendo lo sguardo, lo spettacolare Catinaccio e Catinaccio d’Antermoia, il maestoso Sassopiatto e l’imponente Sassolungo, che pare emergano – solitari – dai verdi prati;
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poco dietro faceva capolino l’Altopiano delle Meisules, del famosissimo Gruppo Sella e la mitica Marmolada;
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girando il nostro sguardo, il monte Stevia, del parco naturale Puez-Odle, il Seceda e le pittoresche Odle, che ammiravamo di profilo;
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inoltre il gruppo delle Eores, la Plose, la Val di Funes, la Val Isarco ed ancora – in lontananza Brenta, Presanella, Ortles, Alpi Venoste e Zillertal.
Dopo questa immersione in questo magnifico creato, il gruppo si è diviso in due, con destinazione Rifugio Blogles, ai piedi meridionali delle Odle: un primo gruppo è tornato sui propri passi, per poi seguire il sentiero basso n. 35; mentre il secondo gruppo ha preferito percorrere il sentiero alto in quota: più lungo, ma sempre con costante panorama mozzafiato.
lo Sciliar, con la sua punta Santner ed il suo altopiano, che ci hanno accompagnati sino ai denti di Terrarossa;
proprio sotto, le verdeggianti Alpe di Siusi, Alpe Bullaccia ed i paesi di Siusi e Castelrotto;
proseguendo lo sguardo, lo spettacolare Catinaccio e Catinaccio d’Antermoia, il maestoso Sassopiatto e l’imponente Sassolungo, che pare emergano – solitari – dai verdi prati;
poco dietro faceva capolino l’Altopiano delle Meisules, del famosissimo Gruppo Sella e la mitica Marmolada;
girando il nostro sguardo, il monte Stevia, del parco naturale Puez-Odle, il Seceda e le pittoresche Odle, che ammiravamo di profilo;
inoltre il gruppo delle Eores, la Plose, la Val di Funes, la Val Isarco ed ancora – in lontananza Brenta, Presanella, Ortles, Alpi Venoste e Zillertal.
Dopo questa immersione in questo magnifico creato, il gruppo si è diviso in due, con destinazione Rifugio Blogles, ai piedi meridionali delle Odle: un primo gruppo è tornato sui propri passi, per poi seguire il sentiero basso n. 35; mentre il secondo gruppo ha preferito percorrere il sentiero alto in quota: più lungo, ma sempre con costante panorama mozzafiato.
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Abbiamo proseguito sul sentiero alto, dapprima privo di vegetazione e poi con prati e pendii pieni di cespugli di ginepro e poi ancora attraverso boschi di pini e distese di rododendri. Godendo di cotanta bellezza, siamo arrivati alla forcella Valluzza e poi abbiamo continuato fino all’innesto con il sentiero basso n. 35, proseguendo, con le Odle ormai davanti ai nostri occhi, in direzione Rifugio Brogles (m. 2.016).
Prima di scendere nella conca del Rifugio, ci siamo fermati in mezzo ai prati del Rasciesa di Dentro e, tra i ginepri, abbiamo mangiato al sacco, ma sempre in compagnia del magnifico ed appagante panorama sulle Dolomiti e che in pochi altri luoghi è di tanta vastità e bellezza. Purtroppo la giornata si è poi volta al nuvoloso e così, riunendo un pò tutti, siamo ritornati, sempre per il sentiero n. 35 alla funicolare, facendo prima una sosta per merenda alla Malga Cason (2.111 m.). Ritornati a malincuore a valle, abbiamo fatto un piccolo giro per le vie di Ortisei, per poi raggiungere il bus, che ci ha riportati a casa.
Rosangela
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