Escursione Micologica In Bondone 2015
GITA MICOLOGICA E PRANZO SOCIALE A MALGA BRIGOLINA – Candrai
Sabato 10 ottobre 2015
In una mattinata fredda ed autunnale, ci siamo ritrovati in sede solo in sei, incuranti del cattivo tempo e, dopo aver atteso inutilmente l’arrivo di altri partecipanti, siamo partiti alla volta del Bondone, meta della nostra gita.
Arrivati abbiamo chiesto notizie di Roberto, che ci aveva assicurato la sua presenza, ma purtroppo ha comunicato che non era disponibile per un improvviso impegno.
Abbiamo perlustrato i boschi, percorrendo parecchia strada, ma il raccolto è stato scarso e privo di qualità eccellenti, quali porcini ed altro, ma limitato a chiodini, morette, funghi del sangue e qualcosa di misto.
Rientrati in prossimità della Malga Brigolina, abbiamo trovato ad attenderci parecchi soci,; altri,visto che l’incontro era stato fissato per il sabato e non per la domenica, come siamo soliti fare, non hanno partecipato e quindi eravamo solo una quarantina.
Il pranzo è stato gradito anche perché un lauto antipasto, seguito da un abbondante piatto unico ha soddisfatto i commensali.
Al termine, abbiamo controllato, avvalendoci dei soci più esperti, il raccolto dei cestini ed i funghi, dei quali non avevamo la sicurezza completa, sono stati portati a Lisa, perché fossero controllati in sicurezza.
La partecipazione a questa gita è stata molto scarsa, ma forse uno dei motivi è che i boschi non offrivano, data la scarsità di pioggia, che qualche fungo sparso e che come sempre molti privilegiano per vari motivi, il pranzo alla “ passeggiata” nei boschi.
Noi che abbiamo percorso i boschi tutta la mattinata, ci siamo ritemprati il corpo e lo spirito immersi nella quiete della natura che si presentava nella sua splendida veste autunnale.
Ilda
UNA GIORNATA D’AUTUNNO NELLA VALLE DEL’EDEN
Non credo di esagerare se illustro con adeguati aggettivi la nostra gita micologica a Candriai del Bondone.
Doveva essere quella di chiusura della stagione 2015. Ebbene, a parte la scarsità di funghi, la natura ci ha riempiti di stupore. Le betulle con i loro tronchi fasciati e le tremule foglie dorate, creavano un paesaggio russo. I prati ancor verdi accoglievano le mucche quasi immobili in attesa della mungitura. Le montagne circostanti erano già innevate e toccavano in un gioco ottico il cielo azzurro.
Che importa se i miei funghi sono rimasti sotto gli aghi di pino; stanno meglio nel loro habitat senza finire spezzati in un cesto.
Tanto per essere esatti, li abbiamo avuti cucinati in tavola, trasformati in sugo ed uniti alla carne.
Qualche “fungaiolo” direbbe : ma cosa sono queste romanticherie? “Bina su e tasi” e a casa varda de averghe na bela tegia de pocio da consumar en compagnia de qualche socio”.
Moli
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