Rolle Laghi di Colbricon 2018
ESCURSIONE A MALGA ROLLE, LAGHI COLBRICON, SAN MARTINO DI CASTROZZA
17 giugno 2018
Alla partenza da Riva del Garda e Arco per la Val di Fiemme, Predazzo, Passo Rolle eravamo veramente in tanti.Giunti al Passo ( m.1984 ), si apriva davanti a noi uno splendido panorama di guglie e di torri, difficile da scordare: le Pale di San Martino con il Cimon de la Pala ( m.3184 ), la cima Vezzena ( m.3192 ), Sass Maor ( m.2814 ) e la Catena del Lagorai; pale maestose ed eleganti montagne di corallo.
Il gruppo delle Pale è il maggiore gruppo delle Dolomiti con circa 240 km quadrati di estensione situate a cavallo tra il Trentino orientale e il Veneto. Le Pale di San Martino, dette anche Gruppo delle Pale, si differenziano dalle altre cime dolomitiche: Sassolungo, Sella, Civetta. L’altopiano delle Pale situato al centro del gruppo secondo alcune fonti avrebbe ispirato lo scrittore bellunese Dino Buzzati (grande amante delle vette della catena) nell’ambientazione del suo romanzo “Il deserto dei Tartari”. C’è pure un sentiero attrezzato sui monti, dedicato a Dino Buzzati nel Primiero. Già dal 1864 arrivarono un gruppo di alpinisti nomi famosi che aprirono delle vie di estreme difficoltà: da Solleder, Tissi, Castiglioni, Buhl, Messner, Manolo e Bettega alpinista primierotto uno dei primi delle Aquile di San Martino. Da Malga Rolle , in circa 45 minuti, abbiamo raggiunto i laghetti Colbricon e abbiamo fatto il giro attorno alle loro sponde; sono immersi in un meraviglioso paesaggio di ginepri, rododendri e genzianelle.
Abbiamo molto apprezzato l’incanto e la tranquillità del luogo, dal verde della natura al blu degli specchi d’acqua. Questa zona è interessante anche dal punto di vista archeologico. Sulle rive dei laghetti vennero infatti trovati, alcuni decenni fa, importanti reperti risalenti al Mesolitico, che segnalavano la presenza di insediamenti di cacciatori, qui stanziatici circa 10.000 anni fa per dare caccia all’abbondante fauna. Dopo un ottimo ristoro al Rifugio Laghi di Colbricon con piatti tipici, siamo scesi dalla Val Bonetta verso gli alpeggi di Malga Ces e quindi, tra prati e boschi, abbiamo raggiunto San Martino di Castrozza. Per concludere, “dulcis in fundo”, abbiamo gustato un buon gelato rinfrescante in quel di Fiera di Primiero, con visita al centro della cittadina.
Siamo tornati a casa con tanta gioia nel cuore, dopo giorni e giorni di tempio brutto, e dopo aver gustato una giornata illuminata dal sole e dalle bellezze del Creato.
Paola Zendri
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