triduo malcesine 2014
PARTECIPAZIONE AL TRIDUO DI MALCESINE
Lunedì 24 Febbraio 2014
In questa uscita – insieme con una decina di soci – abbiamo potuto assistere alla celebrazione del tradizionale triduo che annualmente si tiene a Malcesine nella parrocchiale dedicata a S. Stefano. Si tratta di un’ antica celebrazione mistico/religiosa datata nel tempo, che viene ripetuta per tre giorni consecutivi pregando e cantando per la salvezza delle anime del purgatorio.
Tutta la popolazione locale con le varie organizzazioni di volontariato sparse ed attive sul territorio melsineo vi partecipa in maniera molto attiva. Infatti sia l’ organizzazione che la gestione di questa festa richiede un notevole impegno sotto ogni aspetto, compreso quello economico.
Nell’occasione – dietro ed intorno all’ altare principale – viene montata un’imponente scenografia lignea decorata con pitture sacre ed addobbata con centinaia e centinaia di vere candele, che verso il termine della funzione – previo provvisorio occultamento a mezzo di due tendoni – vengono accese una ad una in un brevissimo lasso di tempo (sembra siano oltre seicento). Questo scenario una volta acceso emana una forte lucentezza abbinata a calore e fa da contorno ad un’ altrettanto spettacolare e luminosissima struttura centrale a forma di raggiera, che al suo interno raccoglie l’ostensorio con il SS. Sacramento ivi esposto, come fosse un sole splendente.
Quasi inutile ricordare che nel momento clou dell’ apertura dei tendoni lo spettacolo che si presenta – per la sua unicità e spiritualità – e’ semplicemente imponente e straordinariamente coinvolgente oltreché emozionante.
In realtà anche tutta la funzione e’ permeata sin dall’ inizio di partecipata ed intensa religiosità, che fra l’ altro viene adeguatamente sostenuta ed accompagnata con commoventi musiche e canti eseguiti dalla banda e dal coro.
Noi abbiamo assistito alla celebrazione della seconda serata. Questa era dedicata alle organizzazioni del volontariato molto presenti a Malcesine. Le stesse, durante la cerimonia, sono state ricordate una per una e ad ogni singola chiamata un responsabile della stesse appendeva un acino d’ uva su una grande struttura predisposta. Al termine questo scheletro – riempito dai vari grani d’uva – si presentava come un unico grappolo stando a significare che, anche ogni piccolo apporto alla causa, alla fine crea una grande cosa.
In effetti dopo la conclusione della funzione religiosa vera e propria ed in una veste sicuramente molto più laica (per questo non meno bella), abbiamo anche potuto “assaporare” di persona questo volontariato che nel chiostro adiacente ci veniva servito e fatto assaggiare sotto forma di assaggini e quant’ altro …. Un sentito grazie alla Comunità di Malcesine per questa loro splendida festa ed ospitalità.
ITALO
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