ESCURSIONE GEOLOGICA AL CANYON BUTTERLOCH
Domenica 20 luglio 2008
Percorrendo l'inizio della valle di Fiemme, al bivio per il santuario di Pietralba, abbiamo seguito una stradina nella foresta vicino ad Aldino fino al centro visitatori del parco creato intorno al Rio Bletterbach. Da qui, molto curiosi di affrontare un percorso nuovo in un ambiente particolare come un canyon, siamo scesi nella forra per un sentiero delizioso nel bosco ammirando un ciuffo di “cypripedium calceolus” (orchidea “pianella della Madonna”).
Ci siamo trovati di fronte ad uno scenario affascinante: sotto di noi si estende una stretta gola scavata nel porfido profonda una trentina di metri. Ci caliamo per un sentiero scalinato assai scivoloso con l’ultimo tratto attrezzato con corde metalliche e parapetti di legno per facilitarne la percorrenza. Una volta in fondo alla gola si risale il torrente Bletterbach, pieno di massi. superando una bella cascata e proseguendo sulla spianata retrostante.
Un mese dopo che Nicola, Minisa e Marinella erano andati in perlustrazione, il greto del torrente era completamente cambiato: non si trovava traccia dei grossi macigni che in precedenza lo ostruivano. Si percorre ora un’ampia ansa sovrastata da strapiombanti pareti di arenaria porfirica rossa con infiltrazioni di gesso e improvvisamente si intravvede la cascata del Butterloch. Una serie di robuste scale in ferro con corrimano permettono di superare il notevole salto della cascata e di raggiungere la parte superiore, impostata su un banco di calcare.
Dopo il consueto e divertente pranzo al sacco (con mortadella, crostate, grappa e caffè) risaliamo il torrente fino a sbucare sul crinale tra una selva di massi erratici di dolomia e arriviamo in vista del Corno Bianco che spicca proprio bianco per la sua Dolomia in tanto porfido rosso. A conclusione di una bella e tranquilla passeggiata che consente di ripercorrere avvenimenti geologici che comprendono un arco di tempo che va dai 270 ai 235 milioni di anni fa, ci concediamo un giusto premio con i dolci di una malga. Dopo un giornata nella natura, abbiamo modo di ascoltare il verso di numerose rane, rospi e uccelli da un simpatico pannello.
Da ultimo, visita al museo del Parco dove ripercorriamo la storia geologica della nostra Terra e del luogo visitato e poi, sulla strada del ritorno, una visita al Santuario di Pietralba.
Minisa e Marinella
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