Escursione a Villa Lagarina-Daiano-Lago di Cei.
Domenica 19 aprile 2009
Partiamo dalla sede in 28 soci per Nogaredo, posteggiamo le auto e un bel viale fiancheggiato da grossi ippocastani ci conduce al palazzo Paride Lodron. Ci ricevono la custode e la figlia, precedentemente contattate,che ci fanno visitare tutte la stanze del palazzo ed i giardini, raccontandoci di tanto in tanto aneddoti sulla famiglia che ancora lo abita. Le stanze sono grandi con bellissimi caminetti e stufe, mobili d'epoca e molti grandi quadri.
Il giardino ha molte piante e fiori:peonie fiorite , glicini, ginko biloba, noce in fiore e molti altri. Ripercorriamo il viale d'ingresso al palazzo e su uno degli ippocastani scorgiamo un grosso fungo giallo a metà del tronco : è un bell'esemplare di “poliporus squamosus”.
Ci rechiamo poi a visitare il Museo Diocesano nel Palazzo Libera . Al piano terra molti disegni e progetti del noto architetto e nei piani superiori enormi quadri di feste religiose romane e molti preziosi paramenti sacerdotali. Ci rechiamo quindi alla Chiesa del paese ma è piena di gente che fa fotografie e baccano: c'è stata la prima comunione e genitori e parenti dei ragazzi si sono fermati per le foto di gruppo. Riusciamo comunque ad apprezzare l'interno , dove notiamo il fonte battesimale con una scultura di Renato Ischia, scultore di Arco.
Riprendiamo le macchine , percorriamo la strada per passo Bordala e deviamo in una strada sterrata che ci porta in località Daiano; le parcheggiamo in prossimità di una cascina dove ammiriamo un gigantesco tiglio molto vecchio e ci addentriamo ,sotto una pioggerella sottile, nel faggeto; durante il percorso notiamo la vecchia “ calchera “ di Marcoiano e la “ giazera “, i cui usi e funzionamenti ci vengono spiegati da Minisa ; dopo circa mezz'ora arriviamo al Lago di Cei.. Pioviggina, pertanto ci rifugiamo chi al bar e chi al ristorante per il pranzo. Dopo un'ora circa riprendiamo la passeggiata attorno al laghetto: notiamo che sono scomparse le numerose ninfee che lo rendevano davvero suggestivo , nuotano solitarie alcune folaghe. Ritorniamo alle macchine passando attraverso un bosco di faggi, abeti e pini: qua e là qualche primula maior, epatica nobilis e violette, numerose le piante di “erba porrina” ( chelidonium). Sulla via del ritorno ci fermiamo a San Martino in Trasil per visitare la chiesetta in cima ad un ripido sentiero : purtroppo è chiusa e la possiamo ammirare solo dall'esterno ; leggiamo comunque un foglio con la sua storia. Riprendiamo la via del ritorno passando per passo Bordala, Ronzo Chienis e siamo a Riva attorno alle 18.
La gita è stata bella , varia ed interessante, ma un po' pesante per me, causa la convalescenza prolungata e gli 83 anni che cominciano a farsi sentire.
Renato Gatti
Ultimi Articoli
Ecco gli ultimi articoli del nostro Archivio, scopri il Gruppo Micologico Don Porta.
SCOPRI TUTTI I NOSTRI ARTICOLI
Scopri gli altri articoli del Gruppo Micologico Don porta sul nostro blog, le nostre gite, le mostre e tanto altro!