Cima Tombea
CIMA TOMBEA
Mercoledì 15 giugno
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La partenza per Cima Tombea (m 1800) era prevista partendo dal Rifugio Alpo (m 1500), qualche chilometro più in sù di Bondo. Per evitare di usare tante macchine e per stare in compagnia più tempo, abbiamo organizzato il trasporto con un pullmino. Il Comune di Bondo aveva assicurato che saremmo riusciti ad arrivare all’Alpo con questo mezzo. Ma, giunti ad un bivio, la strada diventava più stretta ed erta per cui l’autista ci ha detto “Ragazzi, scendete, io non vado avanti†e noi via a piedi per arrivare al nostro punto di partenza: 420 m di dislivello, 3,3 km su strada asfaltate e ripida.
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Ci siamo arrivati quasi con la lingua fuori (e la discesa ancora peggio!!!). Noncuranti (si fà per dire) della fatica, lungo un sentiero gradevole fra alberi e prati ci siamo alzati di quota con una visione molto bella dei prati e dei monti intorno al lago d’Idro e verso Tremalzo. Il gruppo si sgrana : gli ardimentosi, dopo la pausa pranzo, affrontano i tornanti che portano alla Bocca di Cablone (1755 m),
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altri ancora più ardimentosi vanno oltre nei prati pieni di pecore e capre e riescono finalmente ad intravedere, tra la nebbia, le cime Tombea e Caplone. Dalla Bocca Cablone si ha una splendida vista sulla Val Vestino: ad essa ci si arriva con un sentiero panoramico che parte da questa sella.
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Ci torneremo un’altra volta perché vale la pena raggiungere questa splendida meta, ricca di trincee e camminamenti della Grande Guerra. Lungo il percorso, insieme con fiori noti a tutti, da ammirare sicuramente l’endemismo “Paederota bonarota†e lo splendido “Phyteuma comosum†o raponzolo di monte, dall’intenso colore violetto.
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Al ritorno ci fermiamo ad una malga dove vive un malgaro tra cani, capre e pecore per comprare ricotta e formaggio. Ciondoloni, ciondoloni si scende per la strada asfaltata che (strano ma vero) sembra più lunga dell’andata. Ma alla fine ci consoliamo mettendo i piedi nell’acqua del lago di Idro, nel nuovo Lido fatto sulla sponda trentina del lago: una sosta per un rinfrescante gelato o una bibita corroborante conclude questa giornata avventurosa.
                                                                                  Minisa
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