I fossili di Bolca e Soave 2012
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I FOSSILI DI BOLCA ED IL BORGO MEDIOEVALE DI SOAVE
Domenica 22 maggio 2012
Particolare l’uscita d’oggi del Gruppo Micologico, insolita la presenza di alcuni bimbi con le nonne del gruppo, festose le loro vocine che in pullman hanno reso l’atmosfera diversa, bella.
Ecco Bolca! Quante volte, almeno per me, è stata meta desiderata; ed ecco l’edificio del Museo, niente di speciale ma… come si entra, due grandi acquari catturano l’attenzione. Volteggiano pesci tropicali coloratissimi, splendidi, molte persone vicine sussurrano ricordando i loro viaggi esotici e la bellezza che oggi qui rivivono. Io, che finora ho visto solo documentari, sono letteralmente affascinata. Questo posto straordinario è l’immagine della laguna tropicale che ha imprigionato, fossilizzandoli, un numero straordinario di pesci, insetti, vegetali. Sono ammutolita, guardo, osservo, è interessantissimo questo angolo di mondo così vicino a noi, mentalmente ringrazio d’essere qui.
Alcuni studiosi ipotizzano che tanti fossili ben conservati siano da collegare a una serie di imponenti eruzioni sottomarine nel mare interno caldo e poco profondo presente in loco … ma ci sono anche altre ipotesi, tutte degne di considerazione. Io mi limito ad esprimere lo stupore di tutti noi per come sono impresse nella pietra questi esseri vissuti 50 milioni d’anni fa. Non solo pesci dunque, ma crostacei, coccodrilli, tartarughe, palme: abbiamo fornito musei di tutto il mondo.
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La famiglia Cerato, proprietaria di una ampia zona, da 6 generazioni esplora le rocce di Bolca scavando gallerie e, aprendo le pietre come le pagine di un libro con un martelletto, scoprono le impronte fossili del mondo vivente milioni di anni fa.
In località “Pesciara†abbiamo visitato le gallerie scavate con tanta fatica per recuperare queste meraviglie: alcuni di noi, e soprattutto i bambini, si sono lasciati contagiare dalla foga di scoprire fossili con martellate decise.
In uno spiazzo infatti erano a disposizione dei frammenti di rocce: è stato quindi possibile, con un martelletto, cercare di aprirli per scoprire se all’interno si nascondesse qualcosa…. come le pagine di un “volume anticoâ€.
Grandi e piccini ci si sono impegnati: poter usare un martello per i nostri piccoli è stata una gioia, un’ esperienza indimenticabile.
Altra sorpresa del pomeriggio l’approccio con la splendida cittadina medievale di Soave, racchiusa da una cinta di mura merlate e dominata dal castello appartenuto ai signori di Verona, i Dalla Scala.
Alcuni di noi di buona lena si sono arrampicati per la stradina acciottolata fino al castello, curiosi di vedere com’era fatto e di dare uno sguardo al panorama del borgo da lassù. Il Castello è un tipico manufatto militare del Medioevo e rappresenta uno dei migliori esempi di struttura castellana del Veneto. Imprendibile, con tre cinte di mura, con bastioni, camminamenti e ampi cortili, con sale e camere dipinte all’interno, rappresenta un perfetto esempio di dimora estiva.
La storia del maniero procede fra contese feudatarie, lotte, fazioni, invasioni barbariche, supremazie e disfatte fino ai giorni nostri. Il fortilizio si eleva maestoso con un’alta torre centrale (“mastioâ€), attorno alla quale si sviluppano gradualmente i giri delle mura che separano tre cortili ed un piccolo cortile pensile. Le mura, quindi, scendono ad abbracciare tutto il borgo medioevale. A completare degnamente la visita … un buon bianco (ombretta) o per altri un buon gelato!
INES E MINISA
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