Escursione micologica a malga Vernera 2016
ESCURSIONE MICOLOGICA A MALGA VERNERA
Martedì 06 settembre 2016
Mentre scorro le pagine di un quotidiano locale, attira la mia attenzione un trafiletto laterale in cui il gruppo micologico Don Porta comunica la data della prossima escursione. Letto, fatto ed eccoci qui (dopo aver partecipato anche all’uscita a Passo Coe), in un luogo che si chiama Malga Vernera, un’ampia radura prativa, circondata da abeti e affacciata ad ovest direttamente sulle Dolomiti di Brenta a cui fanno sfondo i profili innevati di Adamello e Presanella. Per raggiungerlo abbiamo viaggiato a lungo, oltre Baselga di Piné, i cui dintorni erano la meta promessa, oltre il lago di Serraia ed oltre anche il lago delle Piazze, dove avevamo ritrovato Roberto e Ivano che ci aspettavano con il custode forestale della zona, Stefano Schir, a Montesover in val di Cembra; mentre sotto di noi si profilavano aerei terrazzamenti e vigneti, abbiamo deviato lungo una strada che si è inerpicata nel bosco, lungo il versante ripido delle ultime propaggini del Lagorai.
Siamo proprio nel cuore del Trentino, tra la val di Fiemme e l’altopiano di Piné, con il solo rumore dei campanacci e qualche mucca, molto lontani dall’aggressivo e colorato turismo che caratterizza le valli più famose della nostra provincia. Ora, nell’aria frizzante e balsamica, con i cestini pronti, ascoltiamo la fluida spiegazione di Stefano che ci racconta dove siamo, qualche fuggevole nota storica e una dovizia di spiegazioni su quali funghi avremmo potuto trovare se, dopo settimane senza pioggia, non si fosse messo a soffiare un forte vento. Partiamo comunque per una esplorazione, costeggiamo la invitante abetaia, ci addentriamo e raggiungiamo piccole radure, scendiamo e risaliamo verso Malga Vernera Alta, riprendiamo un ripidissimo bosco e infine scendiamo fino ad una strada forestale seguendo la quale torniamo alla Vernera, accompagnati da qualche placida mucca. La raccolta è veramente misera, pochissimi funghi prosciugati dall’arsura e dal vento.
Il momento del riconoscimento dei miceti è sempre molto interessante e Michele porta deciso il suo magrissimo bottino per farlo controllare: il risotto del giorno successivo risulterà molto buono, e soprattutto ha valore aver contribuito con uno dei due ingredienti essenziali. Michele, mio nipote, ha nove anni ed è curioso e attento, gli piace camminare in montagna e nei boschi, dove ci sono sempre magnifici tesori da scoprire. Lo stupefacente mondo dei funghi ha stregato anche lui, ed è per questo che il trafiletto ha attirato la mia attenzione, la possibilità di andare in compagnia, in luoghi inconsueti ed in presenza di esperti è stata una esperienza molto positiva, gradevole ed istruttiva.
Michele e zia Francesca Maria Paternostro
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