artigiano in fiera 2015
Visita all’ARTIGIANO IN FIERA
Sabato 05 dicembre 2015
L’artigiano in fiera, ha celebrato il 20^ anniversario con 350 stand, una superficie complessiva di 310.000 mq. e 150.000 prodotti provenienti da ben 122 Paesi, 61 ristoranti ed aree di degustazione nelle sedi espositive. Come di consueto si tratta di un viaggio virtuale e non nella cultura e nelle tradizioni dei popoli di tutto il mondo, con l’obiettivo di mettere al centro dell’attenzione l’artigianato mondiale.Noi, abbiamo rinnovato la consueta visita perché, nonostante sia stata proposta più volte (quest’anno è il 7°), è sempre interessante il curiosare tra le numerose offerte alla ricerca di qualcosa di particolare, curioso o strano. La partecipazione a questo evento, al di fuori dei nostri soliti programmi, è sempre molto numerosa. Alcuni soci si prenotano con largo anticipo e, questa volta molte persone estranee al gruppo hanno aderito all’iniziativa. La partenza è come sempre di buon mattino, in quanto si prevede di giungere al’apertura della manifestazione onde evitare l’immancabile ressa delle ore centrali. Arrivati in fiera, mano alla cartina distribuita all’ingresso, ognuno s’avvia verso la propria destinazione basata sulle preferenze personali in fatto di paesi e a seconda di quanto si desidera curiosare. Quest’anno c’erano anche bancarelle minuscole, con pochi oggetti, contrapposte a guerrieri Masai con la loro bigiotteria,grandi esposizioni di saponi francesi, candele, ceramiche, sculture della Val Gardena, mobili africani, abbigliamento cinese, foulard e pashmine indiane. Novità assoluta l’oro vegetale. Incuriosita ho voluto sapere la sua origine; trattasi di una fibra vegetale di colore verde chiamato CAPIM DOURADO (Synghonautus nitens) che cresce in Amazzonia, nello stato brasiliano del Tocantis, in una regione chiamata Jalapao, che in un anno matura ed assume la brillantezza dell’oro e non cambia, anche a contatto dell’acqua. Intrecciando questi steli, si creano bellissimi gioielli, simili alla filigrana. Non ho resistito e ne ho acquistato uno. Nello stand della Tailandia, in bella mostra c’era il ritratto del loro sovrano, Bhumitol Adulyadej, noto col nome di Rama IX, che festeggiava il compleanno ed alcuni suoi sudditi, per rendergli onore, intagliavano verdure creando con le stesse, bellissime composizioni floreali. Un fritto misto ed una piadina, accompagnati da un boccale di birra, hanno dato un po’ di energia a me ed agli amici che mi hanno seguito durante la giornata e, dopo una breve sosta, abbiamo ripreso a girovagare fra i vari padiglioni. Anche alcune strutture del passato Expo, non ancora smantellate, hanno reso la visita oltremodo interessante. In prossimità delle 17 ci siamo avviati verso il posteggio del pullman, concludendo così una gita anomala per noi micologi, ma che comunque ha una sua particolarità ed è una alternativa agli ormai inflazionati mercatini del nostro Trentino.
Ilda
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