Andriano Alto Adige – 5 maggio 2013
RARITA’ BOTANICHE AD ANDRIANO
Domenica 5 maggio
Stamattina ci siamo trovati in tanti per questa camminata sulle colline d’ Oltradige, fiduciosi che il bel tempo ci accompagnerà .Arrivati ad Andriano, sulla Strada del vino, soleggiata località tra Bolzano e Merano, iniziamo il percorso, consigliato da un libro guida, che ci porta sotto Castel Wolfsthurn e all’inizio del sentiero che attraversa un bosco umido e ombroso; subito incontriamo la prima specie botanica: la rara felce “œscolopendria comune” (Phyllitis scolopendrium – detta anche lingua di cervo) con le sue foglie lanceolate di un colore verde brillante sotto le quali, nella pagina inferiore, si notano i sori a strisce contenenti le spore.Tra castani e faggi, saliamo sul primo belvedere dove spicca una croce del tempo. Ai nostri occhi, le guglie del Catinaccio ancora bianche di neve e la pianura sottostante, coltivata a vigneti e frutteti, ci appare come una coperta di quadrati di ogni gradazione di verde. In autunno sarà una tavolozza fantastica.Continuiamo e, guidati dal suo profumo, una macchia di “œasperula”ci ricorda la bontà della grappa aromatizzata con le sue piantine.Dapprima solitari, poi più frequenti, fanno bella vista di sè i fiori del “sigillo di Salomone” (Polygonatum multiflorum) con la caratteristica fila di campanellini lungo un peduncolo, profumati di sambuco.Oltrepassato un laghetto, procediamo tra filari di meli in fiore verso la Gasthaus Bittner. La posizione, il prato e i tavoloni a disposizione per il nostro pic-nic ci hanno permesso di apprezzare questo incanto fra fiori, alberi da frutto e viti e un fiero pavone che faceva la ruota.Il percorso continua alla volta di Nalles, antico paese situato sulla Via Claudia Augusta in un sentiero che domina tutto il fondo valle, con la sua chiesa in stile barocco. Lungo il nostro percorso possiamo ammirare, incuriositi dall’antico stile tipico d’Oltradige, Castel Schwanburg (castello del cigno) ora sede della più antica cantina di pregiati vini della zona.Siamo sulla via del ritorno, sul ciglio della strada fanno capolino dei ciuffi di aglio orsino, con il suo tenue profumo e i bianchi fiori dai petali appuntiti. Il tempo regge per cui ci riteniamo fortunati di poter ancora visitare la chiesa del paese e arrivare ad Andriano attraverso un sentiero alla ricerca di un biotopo che non abbiamo proprio trovato. Ci erano stati segnalati dei “fiore d’angelo” o gelsomino della Madonna (Philadelphus coronarius) spontanei su una falda ghiaiosa, ma anch’essi ci sono sfuggiti. Speriamo non siano stati raccolti. A conclusione della camminata, l’euforia di un buon bicchiere di Sauvignon a Terlano ci ha fatto passare la stanchezza.
Marinella e Minisa
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